Titolo: Jujutsu Kaisen
Volume: 17
Storia: Gege Akutami
Disegni: Gege Akutami
Casa editrice: Planet Manga
Data pubblicazione: 09/12/2022
Pagine: 220
Formato: 11,5×17,5
Riassunto:
Okkotsu ha inscenato la morte di Yuji per poter agire indisturbato con gli altri allievi dell’istituto, Choso e Yuki; il gruppo si dirige a parlare con Tengen per provare a trovare una soluzione per liberare Gojo. Lo stregone è stato molto esaustivo: consegna al gruppo l’Altro Lato della Soglia della Porta dei Condannati per provare a liberare Gojo, in cambio Yuki e Choso rimangono a fargli da guardia del corpo; il resto del gruppo parteciperà al Girone Mietitore per provare a fermare Kenjaku e per trovare Hana Kurusu per farsi aiutare a rimuovere il sigillo su Gojo.
Il preside Yaga è stato condannato a morte e per eseguire la sentenza si presentano il preside Gakuganji e un altro individuo; Yaga viene ucciso, sul posto arriva anche Panda, ma non cerca vendetta.
Megumi è il capofamiglia della famiglia Zenin, Maki vuole sfruttare questa cosa per entrare in possesso delle armi malefiche, ma al suo arrivo nel Clan suo padre la attacca, poi rinchiude lei e la sorella in una stanza speciale piena di maledizioni. Mai sacrifica sé stessa per permettere a Maki di poter progredire ancora e uscita dalla stanza stermina completamente il Clan Zenin.
Commento:
Okkotsu era stato contattato in precedenza da Gojo. Il professore aveva paura che potesse succedere qualcosa agli studenti e per sicurezza ha chiesto a Yuta di tenerli tutti al sicuro; il ragazzo ha inscenato la morte di Yuji davanti a Naoya per poi poter agire indisturbato. Per fortuna era tutta una montatura, ma per quanto riguarda il braccio di Inumaki cosa sarà successo?
Tengen ci viene mostrato per la prima volta, lo stregone ormai ha iniziato il processo di evoluzione perché non è riuscito a fondersi col ventre del fluido astrale (come ricorderete nel flashback di Gojo); come ha detto anche lui la sua esistenza è trascesa e il suo essere è più vicino ad una maledizione che ad un umano, questo va a vantaggio di Kenjaku (l’essere che ha preso il corpo di Geto e in precedenza di Kamo) perché col potere ereditato dal corpo di Geto può assorbirlo senza problemi. Questo stregone consegna al gruppo uno strumento molto utile del quale quasi nessuno conosce l’esistenza: L’altro lato della Soglia della Porta dei Condannati, è come se fosse una porta di emergenza, però per aprirla bisogna interrompere la tecnica applicata da Kenjaku sulla porta principale.
Kenjaku ha indetto un torneo brutale chiamato Girone Mietitore: consiste nell’erigere diverse barriere e chiunque entra è costretto a combattere (previa registrazione se è uno stregone) uccidendo gli altri giocatori per ottenere punti e non morire; ogni 100 punti è possibile introdurre una nuova regola accordata con il game master, ogni stregone ucciso vale 5 punti e ogni umano uno solo; per aumentare l’efficacia della tecnica Kenjaku non farà il game master, quindi anche se dovessero ucciderlo il gioco non finirà.
Come sappiamo Mai e Maki sono gemelle e nel mondo della stregoneria avviene una cosa curiosa: sono considerato come un unico essere; stando alle parole di Mai la sua gemella non è mai riuscita a migliorare perché l’altra non voleva farlo, però la ragazza ha deciso di fare un gesto estremo per permettere a Maki di risollevarsi e raggiungere i suoi obiettivi. Mai si è sacrificata per la sorella potenziandone ulteriormente il corpo sempre privo di energia malefica. Il gesto è stato straziante, però grazie a Maki non succederanno più queste pesanti discriminazioni all’interno del Clan Zenin, anche perché sono rimasti solo Megumi e lei a farne parte. Come può un padre voler uccidere le figlie solo perché non gli hanno portato prestigio? È brutto da dire, ma Maki ha fatto bene a eliminare tutto il marcio della famiglia. Ora bisogna solo recuperare tutti gli strumenti speciali che il Clan ha fatto sparire.