Titolo: Black Clover
Volume: 2
Storia: Yûki Tabata
Disegni: Yûki Tabata
Casa editrice: Planet Manga
Data pubblicazione: 09/12/2016
Pagine 200
Formato: 11,5×17,5
Riassunto:
Asta e Magna uniscono le forze per battere Heath e la sua banda, uno di loro riesce a scappare, mentre gli altri si suicidano ricorrendo a una magia del ghiaccio.
Asta, Noelle e Luck sono stati inviati in un dungeon, qui incontrano Yuno, Mimosa (cugina di Noelle) e Klaus. Tra le due squadre parte la sfida a chi conquista prima l’area magica e si impossessa dei suoi tesori. Luck abbandona la squadra per andare a combattere con degli avversari del Regno di Diamond perché gli sembrano molto forti. Il ragazzo ha una potenza straordinaria, ma l’esperienza del nemico riesce a metterlo in scacco; Asta e Noelle non abbandonano il compagno riuscendo a sconfiggere il nemico con una ottimo gioco di squadra.
Il gruppo di Yuno arriva alla fine del Dungeon, improvvisamente vengono attaccati da Mars; l’avversario tiene testa senza alcuna difficoltà ai tre membri dell’Alba Dorata, solo l’intervento di Asta riesce a spezzare la potente spada creata con la magia del nemico.
Commento:
Uno dei membri dell’Alba Dorata sembra stia cercando delle pietre particolare corrispondenti ai diavoli della cabala, è stato proprio questo personaggio a commissionare Heath e compagni il compito di assaltare il villaggio. Quale sarà il suo obiettivo? La cabala con le pietre trasformerà 10 persone in demoni? O evocherà 10 demoni? Sono un po’ emozionato perché è da 666 Satan che non vedo la cabala in un manga molto curato e ben fatto. Le mie aspettative sono al massimo.
L’Imperatore Magico compare per la prima volta in questo volume, sembra una persona normalissima alla ricerca di nuovi tipi di magia; il ragazzo è abile nella magia di trasformazione, come Grey della compagnia del Toro Nero… mi sembra impossibile fare supposizioni solo al secondo volume, ma chi lo sa?
Che cosa sarà in realtà Nero, lo strano uccellino che segue Asta?
Che figo anche il concetto di Dungeon: appaiono casualmente, sono proprio come quelli dei videogiochi; per giustificare la loro presenza in questo mondo l’autore ha trovato uno stratagemma molto carino: sono luoghi sigillati dagli antichi con la magia per non permettere ai malintenzionati di rubare i tesori e le potenti magie che custodiscono, all’interno di essi anche lo spazio è distorto.
Parliamo un poco di Luck: fin da piccolo è stato additato come strano perché rideva sempre, anche la madre ha avuto difficoltà a sopportare questo comportamento involontario; un giorno riuscì a sconfiggere un nobile e da quel momento anche la mamma iniziò a crederei lui supportandolo. Il ragazzo si convinse che continuando a vincere la sua mamma non l’avrebbe mai mandato via (anche se dopo qualche tempo morì tragicamente). L’atteggiamento di Asta propenso a mettere i compagni al primo posto (per lui sono come una famiglia non avendone mai avuta una di sangue) ha spinto Luck a fare gioco di squadra rendendosi conto che è ancor più divertente combattere così. Ho apprezzato molto vedere il cambiamento di atteggiamento di Luck.
Non ho visto le altre compagnie, è vero, ma penso che quella del Toro Nero sia quella più vicino ad una famiglia, nella quale chiunque, prima o dopo, riesca a sentirsi a casa.
L’atteggiamento di Yuno nei confronti di Asta spesso sembra freddo e distaccato, ma in realtà prova grande ammirazione, rispetto e affetto per l’amico d’infanzia, tanto da prendere d’esempio quest’ultimo per affrontare le sfide più dure.
Il Regno di Diamond, confinante con quello di Clover è povero di materie prime, quindi in più occasioni ha cercato di invadere il paese confinante, ma è sempre stato respinto. Il Duengeon è apparso sul confine tra i due stati, entrambi hanno deciso di impossessarsi delle sue risorse; a rappresentare Diamond abbiamo Mars e Lotus con un piccolo gruppo di maghi. Entrambi sono molto forti, ma la mia attenzione va a Mars: il ragazzo è l’unico sopravvissuto di una pratica brutale messa in pratica nel suo paese, di cosa si tratta? Sono stati selezionati alcuni bambini con una grande energia magica, gli sono stati impiantati oggetti magici per potenziare ulteriormente le loro capacità, infine li hanno fatti scontrare tra di loro per selezionare il più forte. L’unico sopravvissuto sembra tremendamente forte, la sua magia sembra basarsi sul diamante e nessuno è riuscito a scalfirlo. Solo Asta grazie alla sua peculiare abilità anti-magia è stato in grado di tranciare l’immenso spadone evocato dall’avversario.