Riassunto:

Vetto irrompe nel Tempio Sottomarino seminando disperazione ovunque, il sacerdote più forte viene sconfitto subito, Magna e Luck non riescono a scalfirlo nemmeno con un attacco combinato. Asta e Kiato non ottengono risultati migliore dei compagni. Gauche e Grey sconfiggono uno dei due compagni di Vetto, successivamente anche il secondo con l’aiuto di Charmy. Kahono e il fratello Kiato provano a combinare le loro magie per annientare il nemico, ma vengono brutalmente feriti; Noelle concentra tutto il suo potere sbloccando un nuovo incantesimo d’attacco micidiale: esso ha staccato un braccio al nemico. Vetto inizia a ricorrere alla magia demoniaca per curarsi ed eseguire attacchi ancor più micidiali. Asta, Finral e Vanessa combattono insieme riuscendo persino a ferire Vetto, l’avversario non demorde anche dopo essere stato trafitto dalla spada di Asta. Il nemico è convinto che trattenendo la lama più agile di Asta egli rinuncerà a combattere, il ragazzo invece con l’aiuto dei compagni sfrutta lo spadone per colpirlo ulteriormente. 

Commento:

Vetto è un nemico davvero forte, non solo per la sua magia ferina in grado di richiamare diverse abilità degli animali, la sua potenza risiede anche nella spropositata quantità di mana della quale dispone: ne ha talmente tanto che quello in eccesso fuoriesce dal suo corpo proteggendolo dagli attacchi magici. L’unico attacco in grado non solo di ferirlo, ma di lasciarlo addirittura senza un braccio è stato il Ruggito del Drago Marino di Noelle. Vetto sembrava ormai spacciato, ma ha aperto un terzo occhio sulla fronte e iniziato ad utilizzare una magia sconosciuta pronunciata in una lingua anch’essa ignota: la magia ferina demoniaca. Questo personaggio si è sempre affidato alla sua inesauribile energia magica che gli ha permesso di potenziare anche i sensi come la vista, nel momento in cui Asta l’ha trafitto l’afflusso di energia è diminuito riducendo anche la percezione del nemico. Per i maghi deve essere incredibilmente difficile fare a meno del loro potere perché ne hanno fatto uso fin da piccoli; immagino che per quelli più forti come Vetto sia ancor più problematica la questione perché disponendo di tanta energia possono permettersi di emetterla a ciclo continuo dimenticandosi però come combattere senza. Probabilmente Yami con la percezione del Ki riesce a ovviare a questa situazione di svantaggio. Come detto possa dire che la ferita infertagli da Asta non fosse grave è davvero assurdo: è stato passato da parte a parte nello stomaco da una spada… spaccone? Incosciente? Forse entrambi, ma alla fine quello a essersi disperato di più difronte alla perseveranza di Asta è stato proprio lui che voleva portare disperazione e distruzione. 

La condizione di Asta potrebbe sembrare uno svantaggio normalmente, però appena esce dal campo visivo del nemico è in netta superiorità perchè non può essere percepito non avendo neanche un briciolo di energia magica e allo stesso tempo lui non ha difficoltà a percepire il Ki degli avversari dopo essersi allenato col suo comandante. Alla fine dell’ultimo capitolo vediamo Asta con le pupille più sottili, non umane, che sia solo un metodo adottato dall’autore per far vedere la determinazione del personaggio? Oppure il combattimento con un personaggio che ha fatto uso della magia demoniaca ha risvegliato qualcosa nel grimorio o nelle spade che, a quanto pare, sono avvolte dal mistero?

Noelle ha superato i suoi limiti utilizzando una magia d’attacco, il risultato è stato sorprendente, probabilmente se Vetto non si fosse spostato all’ultimo sarebbe morto. La magia in questione è il Ruggito del Drago Marino, molto potente, però consuma molta energia magica. 

Tra la famiglia Silva e la popolazione di Vetto non scorre buon sangue, che siano stati proprio gli antenati di Noelle a sterminare la gente adorata dal mane della quale ci ha parlato Licht?